HorrorTime: Friday the 13th part VIII: Jason takes Manhattan (1989)

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sabato 23 febbraio 2019

Friday the 13th part VIII: Jason takes Manhattan (1989)


Friday the 13th part VIII: Jason takes Manhattan (1989)
Budget: 5 millioni $
Incassi: 14.3 millioni $
Jason riesce nuovamente a riemergere dal Crystal Lake, questa volta grazie a due studenti, Jimmy e Suzi che con l'ancora del loro yacht tranciano dei cavi elettrici sul fondo riportandolo in vita con le scosse risultate. I due ragazzi si sarebbero dovuti imbarcare successivamente sulla nave da crociera Lazarus, per festeggiare il diploma assieme ai loro compagni, ma verranno barbaramente uccisi da Jason, ora con addosso una nuova maschera da hockey appena trovata sull'imbarcazione. Questi si imbarcherà sulla nave Lazarus grazie allo yacht alla deriva, trascinato dalla corrente del fiume. A bordo Jason inizia immediatamente ad uccidere giovani ragazzi, gli unici che riescono a resistere alla furia omicida del mostro sono Rennie e Sean, la prima, acquafobica e tormentata da ricorrenti visioni di Jason da bambino, è nipote di un professore della classe in gita, il secondo è figlio del comandante della nave, anche quest'ultimo caduto vittima di Jason insieme ad alcuni membri dell'equipaggio. È proprio durante l'uccisione di uno studente che Jason scatena un incendio a cui susseguono delle esplosioni che infine iniziano a far affondare rapidamente la nave. I superstiti sono Sean, Rennie, il loro compagno Julius, i professori Van Deusen e Mc Culloch e Toby, il cane di Rennie. Grazie ad una scialuppa, i superstiti riescono ad arrivare a Manhattan sbarcando però in un luogo non adatto di un porto e dove presto verranno bersagliati da una coppia di criminali tossici e da Jason in persona che li ha seguiti fino a Manhattan per completare la sua opera omicida. Rennie viene rapita dai malviventi che vorrebbero stuprarla venendo però massacrati dal maniaco mascherato permettendo alla giovane di fuggire. Nel frattempo Sean, Julius e i due professori si dividono per cercare aiuto e avvisare la polizia dell'accaduto ma avranno poca fortuna: il primo a restarci è Julius, inseguito fino al tetto di un palazzo e decapitato con un pugno, poi un poliziotto accorso in loro aiuto e la Van Deusen nella volante della polizia, esplosa dopo che Rennie la fa inavvertitamente schiantare contro un muro mentre cercava di investire Jason e venendo distratta da un'altra visione. Affranta inizia inoltre a ricordare la causa della sua idrofobia e le sue allucinazioni, dovuta a quando Mc Culloch la gettò da bambina nel Crystal Lake per insegnarle a nuotare, facendola quasi annegare da Jason (a quel tempo ancora in fondo al lago) visto da lei in versione bambino probabilmente per la suggestione provocata dai racconti dello zio. Questi viene così lasciato indietro e preso di mira da Jason che prima lo definestra da un edificio per poi annegarlo in un barile di acqua reflua. Nel frattempo Sean e Rennie riescono a salire sulla metropolitana ma Jason è sempre dietro loro e li insegue in mezzo ai vagoni tra l indifferenza di tutti i passeggeri che non capiscono cosa stia succedendo. Arrivati all'ultimo vagone senza ulteriore via di fuga Sean aziona il freno a mano facendo così cadere Jason, e così riescono ad uscire dal vagone ma anche Jason scende e Sean gli si butta addosso facendolo folgorare sui binari. Sean e Rennie sono così gli unici superstiti e iniziano una lunga fuga in giro per Manhattan, con Jason che non demorde. I tre arriveranno nelle fognature dove Rennie svuota su Jason un barile di rifiuti tossici costringendolo a levare la maschera ormai fumante, mostrare il suo terrificante e deforme volto decomposto che si scioglie e rendendolo furente dal dolore. La ragazza, orripilata fugge a recuperare Sean, ferito poco prima e apprestandosi a salire una scala (per uscire da un tombino che però non si apre) in quanto manca poco all'allagamento del condotto fognario della mezzanotte. Jason li raggiunge ma viene investito e disciolto in parte dall'onda contenente liquidi tossici e scompare lanciando un urlo. Rennie ha un'ultima allucinazione in cui lo vede tornare bambino e viene inquadrata la maschera bruciata di Jason galleggiare, presagendone un possibile ritorno. Tornati sulla strada i due ragazzi ritrovano una gradita sorpresa: il cane Toby e iniziano a esplorare insieme New York.

Curiosità:
*Nello script originale quando Jason giunge al porto di Manhattan ci avrebbe dovuto essere un cane che gli abbaiava contro e Jason avrebbe dovuto tiragli un calcio. L'attore che impersonava Jason, Kane Hodder, ritenne che dare calci ad un cane fosse eccessivo e così la scena non fu mai realizzata.
*Mentre si girava a New York, al film in lavorazione venne dato il titolo "Ashes to Ashes" (Ceneri alle ceneri), per evitare che i fan invadessero il set.
*Nel poster originale del film si vedeva Jason che usciva dal noto poster "I Love NY" squarciandolo. L'idea fu abbandonata in seguito alle lamentele del Comitato del Turismo della città di New York.
*È inoltre presente un'autocitazione: sul treno della metropolitana dove vengono inseguiti i protagonisti è visibile un poster vandalizzato su cui spicca la scritta Jason lives (Jason vive), ovvero il titolo del sesto capitolo della saga.
*Dopo lo scarso successo alla critica e al botteghino la Paramount Pictures vendette alla New Line Cinema di Robert Shaye i diritti della saga, che venne così proseguita con Jason va all'inferno.
*Questo ennesimo capitolo della saga di Venerdì 13, cambia il set, ma non i connotati.
*La rivista Entertainment Weekly considerò questo film il peggiore della serie e rientrò, per un certo periodo, nella classifica dei 100 film con la valutazione più bassa dell'Internet movie database.

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